L'Italia incassa la seconda sconfitta nel girone C ma questa volta è tutta un'altra prestazione.
Vince la Grecia per 9-7 ma le azzurre si sono rese protagoniste di una splendida rimonta, che quasi andava in porto.
L'avvio di gara è ancora una volta una doccia ghiacciata per l'Italia, che si ritrova sotto per 1-0 dopo appena 23''. La Grecia va a mille, le azzurre faticano molto soprattutto in superiorità numerica e le elleniche dilagano le reti di Kotsia e Stefania Charalampidi.
Sul 5-0 di inizio 2° periodo l'Italia appare allo sbando, ma finalmente arriva la reazione d'orgoglio delle azzurre. Buona difesa, determinazione e finalmente le reti di Elisa Queirolo dalla lunga distanza e Chiara Tabani (con deviazione). La Bianchi finalmente si scalda e sale anche il tifo. Nel 3° periodo l'Italia gioca molto meglio ma fatica tantissimo a trovare conclusioni pericolose verso la porta greca. Fino alla controfuga vincente di Laura Barzon, servita molto bene in orizzontale da Giulia Emmolo. Sul 5-3 la gara è virtualmente riaperta. La Grecia torna sul +3, poi un'altra invenzione di Elisa Queirolo (deliziosa colomba da destra) fissa il punteggio sul 6-4. Ma le elleniche non si distraggono e Tsoukala in superiorità numerica infila la rete del 7-4.
In apertura di 4° periodo ancora Laura Barzon trova l'angolo giusto (7-5) ma la Grecia è spietata in superiorità numerica (8-5). La Emmolo trasforma il rigore dell'8-6 a 3'55'' dalla fine.
La Barzon è letteralmente scatenata e con uno splendido movimento sui 2 metri insacca la rete dell'8-7 con 2'25'' da giocare. La rimonta sembra possibile, poi a 1'30'' dalla fine ci pensa Alkistis Benekou a spegnere le speranze azzurre col gol del definitivo 9-7.